L’Allevamento Condiviso (o Allevamento Naturale) consiste nel lasciare che i piccoli pappagalli rimangano nel nido insieme ai genitori naturali ed i fratelli facendo in modo che si fidino dell’uomo. Lo scopo è quello di migliorare le condizioni di vita del pappagallo e del proprietario rispetto a quelle offerte dall’allevamento classico.
E’ necessario un lungo lavoro con i genitori, affinchè permettano di maneggiare i pulli nel nido in loro presenza.
Nella foto la mamma mangia tranquillamente una noce mentre l’uomo accarezza i suoi piccoli.
In questo modo i piccoli imparano a fidarsi dell’uomo, rimanendo nel posto dove devono stare… nel nido con i genitori ed i fratelli…
Sono gli stessi genitori ad insegnare ai piccoli che possono fidarsi dell’uomo…
E’ un metodo di allevamento che non si può improvvisare, se i genitori non si fidano dell’uomo, nel tentativo di attaccarlo, potrebbero ferire i piccoli anche mortalmente.
Inoltre insegnerebbero ai piccoli aggressività nei confronti dell’essere umano, ottenendo il risultato contrario per una equilibrata relazione con l’uomo.
L’Allevento Rust è impegnato da anni nel creare una relazione con i genitori delle diverse specie allevate. Il video seguente mostra i frutti del nostro lavoro.
Grazie all’esperienza maturata ed all’analisi dei dati raccolti anno per anno riusciamo a relazionare con tutte le nostre coppie e a praticare l’Allevamento Condiviso. Nel video seguente viene mostrato il lavoro di allevamento condiviso con le Ara Ararauna.
Nel 2021 abbiamo iniziato ad allevare i Cenerini timneh, pappagalli eccezionali, siamo riusciti a praticare l’allevamento condiviso con loro già alla prima stagione, nel video di seguente sono riportati i risultati dell’allevamento condiviso 2021.
“L’allevamento a mano“, il metodo classico largamente utilizzato, prevede che i piccoli vengano sottratti ai genitori attorno ai 10-15, oppure fatti nascere in incubatrice. Questa pratica offre apparentemente dei vantaggi, infatti nei primi periodi i pulli si legano moltissimo alla persona che li nutre, (per effetto di una specifica fase “l’attaccamento”) tuttavia con il passare del tempo, nella stragrande maggioranza dei casi, le cose cambiano.
Prevalentemente nel periodo dell’adolescenza (generalmente 2 – 4 anni) iniziano a sopraggiungere varie problematiche comportamentali come: L’ Autodeplumazione, le Beccate, le urla, il legame con una sola persona, l’iperdipendenza.
L’inganno sta nel fatto che i problemi nascono dopo anni di tranquillità…
spesso si osservano pappagalli di amici che non hanno problemi…
di conseguenza si può pensare che “allevare a mano” funzioni…
in realtà è solo una questione di tempo….
Purtroppo questi problemi non sono occasionali, ma accadono abbastanza frequentemente, deve esserci quindi una ragione che li causa….
Non è difficile immaginare che la radice di tutto questo è nei primi giorni di vita, quando il pappagallo viene strappato ai genitori naturali.
C’è un video su YouTube dove un aquila strappa un bimbo ai genitori… per fortuna lo lascia cadere…
…provate ad immaginare come crescerebbe quel bambino se le aquile lo allevassero…
La stretta relazione tra le problematiche comportamentali e la separazione dei pulli dai genitori naturali viene relazionata in uno Studio Scientifico sui pappagalli Cenerini:
“The influence of the breeding method on the behaviour of adult African grey parrots”
di Rachel Schmida, Marcus Georg Doherr, Andreas Steigera
Si riportano, tradotti, alcuni estratti dall’ Abstract dello Studio Scientifico:
“I pappagalli allevati a mano erano più aggressivi e più selettivi nei confronti dell’uomo rispetto a quelli allevati naturalmente.”
“I pulcini allevati a mano, che avevano meno di 5 settimane quando venivano rimossi dal nido, sviluppavano stereotipie più spesso rispetto ai pulcini che rimanevano più a lungo con i loro genitori“
“Nel complesso, i nostri risultati mostrano che il metodo di allevamento ha un’ovvia influenza sul comportamento dei pappagalli Cenerini. I pappagalli allevati a mano tendevano a diventare più problematici una volta adulti rispetto agli uccelli allevati da genitori e catturati in natura. ”
E’ utile considerare che per i cani esiste una legge che vieta di separare i cuccioli dai genitori prima dei 2 mesi. Ci sarà una ragione….
Per i pappagalli questa legge non esiste, ma esistono le ragioni per le quali sarebbe utile.
Prelevando i pulli dal nido, oltre a creare un gran dolore ai genitori, al piccolo vengono negati:
– La cura e l’affetto.
– L’educazione.
– Un ambiente protetto.
– La presenza continua di chi se ne prende cura.
– Il Riconoscimento di specie.
Tutte queste privazioni rappresentano dei traumi che il pappagallo porterà con se tutta la vita…. Le problematiche comportamentali che spesso manifestano sono sicuramente originate da questi traumi.
Essendo una tecnica poco praticata, per la relativa difficoltà di relazione con i genitori, L’ Allevamento Condiviso dei pappagalli” viene talvolta definito “Allevamento Genitoriale” o “Allevamento Naturale“
La cura dei genitori naturali
In questa foto si vede come dorme un pullo, letteralmente abbracciato dalla madre, privargli questo, significa molto…..
L'educazione
In questa foto, si vede tanto…. Il pullo impara come i pappagalli si scambiano il cibo… impara ad aspettare pazientemente che gli venga dato… impara che ci sono dei ruoli, la mamma lo protegge ed il padre procura il cibo…
In questa foto, si vede come i piccoli aspettano pazientemente il loro turno per mangiare, pazienza che getta le basi per un carattere equilibrato… cosa che solo una mamma pappagallo può insegnare…
Nella sezione video di questo sito è possibile vedere le riprese originali che mostrano proprio come i piccoli attendono con pazienza il proprio turno per mangiare
Un ambiente protetto
Le uova dei pappagalli sono bianche… perché? ….perché il nido è scuro e profondo, quindi non devono mimetizzarsi.
I piccoli vivono per 2-3 mesi, in base alla specie, nel nido profondo e scuro protetti dalle luci, dai rumori e da tutto ciò che è diverso dai genitori ed i fratelli….
Poi un giorno quando hanno ormai maturato le competenze fisiche e psicologiche per affrontare il mondo esterno, si affacciano e dopo un po decidono di lanciarsi…
Questa fase ha un grosso significato psicologico, significa sentirsi pronto ad affrontare il mondo….
In questa foto, si vede un piccolo di cenerino di 60 giorni, che prudentemente osserva il mondo esterno. impiegerà 4-5 giorni per trovare il coraggio e lanciarsi….
Ora immaginiamo cosa accade ad un pullo che a pochi giorni è brutalmente tirato fuori dal nido, esposto a suoni rumori, cani bambini, luci televisori ecc…
Nella sezione video di questo sito è possibile vedere le riprese originali che mostrano l’involo di un pappagallo cenerino
Se si guarda con attenzione un pullo implume in una camera calda si può notare un atteggiamento di paura, spesso tendono a rannicchiarsi e a cercare un riparo… tutto questo si traduce in trauma.
In questa foto, gentilmente fornitaci da un commerciate, è evidente l’espressione di paura dei pulli, che per istinto vorrebbero ripararsi, ma non possono.
La presenza continua di chi se ne prende cura
I pulli sono indifesi e dipendono al 100% dai genitori, la loro assenza provoca un senso di disagio che li spinge a richiamarli continuamente.
Con l’Allevamento Condiviso nel nido c’è sempre qualcuno, soprattutto nei primi periodi. Grazie agli studi fatti, mediante le telecamere, nel primo mese il nido è sempre presidiato, la femmina accudisce i piccoli ed il maschio porta il cibo alla femmina, la quale esce dal nido 2-3 volte al giorno, e quando lo fa, il maschio le da il cambio.
Questo fa si che i piccoli non si sentano mai soli ed abbandonati.
Con l’allevamento classico, invece i piccoli sono separati dai genitori ed entrano in contatto con chi li nutre per pochi minuti 4-5 volte al giorno.
Questo causa una richiesta spasmodica e quasi mai appagata del cibo, che porta i pulli in uno stato di ansia costante.
In questo video vengono messi a confronto dei pulli di amazzone fronte gialla di circa 40 giorni.
Da un lato si vede un pullo allevato con il metodo classico richiedere spasmodicamente cibo, dall’altro pulli allevati con l’Allevamento condiviso, rilassati nel nido che attendono tranquillamente il loro turno per mangiare
Quest’ansia di essere abbandonati è uno dei traumi che i pappagalli allevati con il metodo classico porteranno con loro tutta la vita.
Il riconoscimento di specie
I pulli cresciuti senza i genitori e fratelli, spesso non si riconoscono come pappagalli, tendono a riconoscersi come uomini.
Tutto questo è disastroso, perché, ad esempio con la maturità sessuale, non sanno verso chi rivolgere le attenzioni.
E’ come se noi avessimo un forte desiderio ma non sapremmo neppure di cosa o chi potrebbe appagarlo.
Spesso capita che i pappagalli allevati a mano si accoppiano con oggetti, pupazzi, corde o la mano dell’uomo, e questo ovviamente non li appaga.